Il Potere del Brand: come un asset immateriale sta riformulando il Mercato Globale

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Nel corso degli ultimi anni, il valore del brand è emerso come uno degli asset aziendali più rilevanti e influenti per la crescita e il successo delle imprese. Se in passato si parlava principalmente di asset fisici come immobili e macchinari, oggi il brand rappresenta qualcosa di più profondo: è una risorsa intangibile che ha un impatto diretto sul valore finanziario di un’impresa.

 

Il Cambiamento nel Modo di Valutare le Aziende

La valutazione di un’azienda si basa su diversi criteri, tra cui la sua capacità di generare reddito, il flusso di cassa e la capitalizzazione di borsa. Tuttavia, tra tutti questi fattori, un elemento è diventato centrale: il brand. Il brand, infatti, ha un valore economico tangibile, che può essere misurato in vari modi, tra cui il premium price che i consumatori sono disposti a pagare per un prodotto associato a un marchio riconosciuto e affidabile.

Gli ultimi dati emersi da un’indagine di Kantar sulle prime 100 aziende al mondo, evidenziano che il valore del brand è aumentato notevolmente: dal 2019, il valore complessivo dei 100 marchi più forti ha registrato un incremento del 76%. In particolare, l’analisi ha messo in luce che le aziende B2C (Business to Consumer) dominano la classifica, con marchi che sono diventati veri e propri simboli culturali nel mondo.

 

Perché il Brand Conta Sempre di Più?

Il brand è molto più di un logo o di un nome. È la reputazione di un’azienda, la promessa che fa ai suoi clienti, la coerenza nel comunicare i suoi valori. Un brand forte ha il potere di generare fiducia e loyalty tra i consumatori, permettendo all’azienda di differenziarsi in un mercato sempre più competitivo. Le aziende che riescono a costruire un brand forte non solo attirano più clienti, ma sono in grado di giustificare un premium price, cioè una maggiore disponibilità dei consumatori a pagare di più per i loro prodotti, proprio grazie al valore percepito del brand.

Secondo Kantar, aziende come Apple, Google e Microsoft sono tra i leader in termini di brand value. Questi marchi non solo sono altamente riconoscibili a livello globale, ma sono anche diventati sinonimo di innovazione e qualità, il che ha portato a una domanda aggiuntiva per i loro prodotti e servizi.

Un esempio emblematico di come un brand possa crescere in modo esponenziale è Apple, che con un brand value di 1.015,9 miliardi di dollari è l’azienda con il brand più prezioso al mondo. La sua crescita non è solo una questione di innovazione tecnologica, ma anche della capacità di creare un legame emotivo con i consumatori, costruendo una vera e propria community intorno al suo marchio.

 

Il Legame tra Brand e Performance Finanziaria

Un altro aspetto fondamentale da considerare è la relazione diretta tra il valore del brand e la performance finanziaria dell’azienda. L’aumento del valore del brand si riflette anche nella crescita dei titoli azionari delle imprese. Tra il 2006 e il 2024, il valore delle aziende con i brand più forti è aumentato del 400% in borsa. Questo trend è stato alimentato dalla crescente capacità di questi marchi di attrarre investimenti e garantire ritorni elevati, grazie alla fiducia e al riconoscimento globale che i consumatori ripongono in essi.

 

Diversificazione e Lungo Periodo: La Chiave per il Successo

Nel mondo degli investimenti, l’importanza della diversificazione è un concetto che non può essere ignorato. Investire solo in un marchio riconoscibile potrebbe sembrare una mossa sicura, ma in realtà potrebbe comportare rischi elevati. Prendiamo ad esempio il caso di Nokia o Kodak, marchi che un tempo dominavano il mercato e ora sono caduti in disgrazia. L’errore di non adattarsi ai cambiamenti del mercato ha fatto sì che questi brand perdessero il loro potere.

Al contrario, la diversificazione degli investimenti tra più brand forti e riconosciuti è una strategia fondamentale per proteggere il valore dell’impresa. Le aziende che hanno saputo diversificare il proprio portfolio di brand, investendo in settori differenti, hanno saputo far fronte a periodi di crisi e rallentamento economico con maggiore resilienza.

Nel nostro settore della comunicazione e marketing, la lezione che emerge è chiara: la creazione e gestione del brand non riguarda solo il logo, ma un processo strategico e continuo. Le aziende devono impegnarsi a costruire una coerenza di messaggio e un’esperienza cliente unica, che vada oltre il prodotto stesso. Solo così si può generare un brand solido, capace di resistere alle sfide del tempo e di capitalizzare sull’evoluzione del mercato.

 

Il Marketing Globale e il Futuro del Brand

In un mondo sempre più interconnesso e digitale, il valore del brand non è più solo un bene intangibile, ma una vera e propria risorsa strategica. Le aziende devono essere pronte a innovare continuamente, adattando il proprio messaggio e la propria immagine alle nuove esigenze dei consumatori. La digitalizzazione e l’espansione dei social media hanno reso il branding ancora più cruciale, offrendo nuove opportunità di comunicazione e connessione con il pubblico.

La gestione di un brand non è mai statica, ma deve evolvere con il mercato. Le aziende che sapranno gestire il proprio marchio in modo efficace, creando un legame autentico con i consumatori, saranno quelle che domineranno il panorama globale nei prossimi decenni.

 

Conclusione: Investire nel Brand per Garantire il Successo

In conclusione, il brand non è solo un nome: è un capitale immateriale che, se ben gestito, può crescere più velocemente dell’economia stessa. Le aziende che investono nella costruzione di un brand forte, coerente e innovativo non solo migliorano la propria reputazione, ma ottimizzano anche la propria posizione nel mercato, garantendo crescita continua e successo sostenibile nel lungo periodo.

Le sedi:

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